08 ottobre, 2009

Intervista a Florencia Bogliacino

Certi amori sono destinati ad esserlo e talvolta la sorte ci riserva delle vere e proprie sorprese così come è accaduto tra il centrocampista del Napoli Mariano Bogliacino e sua moglie Florencia Moreira "Credo che il nostro amore sia stato frutto del fato –confida Florencia-perché una serie di coincidenze hanno fatto si che ci rincontrassimo e che nascesse l'amore". Facciamo un passo indietro come vi siete incontrati? "Conoscevo già Mariano perché giocava nel Plaza Colonia in Urugay, squadra nella quale militava anche mio cognato, ma all'epoca ricordo che entrambi eravamo impegnati poi dopo esserci persi di vista per un po' nel 2005 ci siamo rincontrati al battesimo di mio nipote Felipe e per uno strano scherzo del destino lui era il padrino ed io la madrina." E poi? "Sono partita per la Spagna dopo essermi laureata in giurisprudenza mentre lui era a Napoli, considerando che ero in Europa, decisi di andarlo a trovare e da lì è nato tutto, così dopo pochi mesi decidemmo di affrontare questa convivenza e per amor suo rinunciai al lavoro e alla carriera dopo aver fatto tanti sacrifici per ottenere la laurea." Un gran e bel gesto d'amore, ma è stata poi ripagata in egual misura dal suo Mariano? "Si, è un marito presente ed attento ed anche un padre premuroso, riesce a sostituirmi degnamente con i bambini ed è instancabile specialmente di notte quando si alza per il biberon, l'ho ha fatto in passato con Celeste che ora ha tre anni e lo sta facendo adesso con il piccolo Francesco, sono fortunata e ringrazio Dio per questo." Che ricordo ha del giorno del suo matrimonio? " Che ho pianto quasi tutto il tempo della funzione,ovviamente per la gioia, non riuscivo a trattenere le lacrime, all'epoca ero incinta di Celeste e ricordo con grande emozione quando vidi che Mariano mi stava aspettando ed anche lui era in lacrime, la gioia era troppo grande per poterla contenere!" Svelaci come è Lui nella vita privata? " E' tranquillo e taciturno, ama stare a casa con me ed i bimbi e nel poco tempo libero usciamo tutti insieme per portare i bambini al parco o facciamo quale gita.Quando è libero dagli impegni calcistici approfittiamo per recarci in qualche città italiana per visitarla, mi è piaciuta molto Roma e Firenze a parte Napoli che credo che sia la città più bella non solo dell'Italia." Cosa vi è piaciuto di più a te e Mariano della nostra Nazione? "Il cibo senza ombra di dubbio, ad esempio Mariano adora le pietanze a base di pesce come il risotto alla pescatora ed i spaghetti con le vongole." Quale è il suo piatto preferito? "I secondi a base di carne, siamo dei gran consumatori di "asado" è un taglio di carne che mangiamo sempre quando siamo in Sudamerica." Avete degli hobby in comune? "Ci piace ascoltare della buona musica rigorosamente sudamericana così spesso la mattina ci svegliamo al ritmo di cumbia e salsa e la nostra Celeste si diverte a ballare con noi." Celeste, un nome che ricorda forse il colore delle maglie del Napoli? "Si è vero ma non è solo per questo che si chiama così nostra figlia, Celeste è anche un nome molto usato da noi e ci piaceva" Il viaggio più bello che avete fatto insieme? "Sinceramente abbiamo poco tempo per viaggiare perché appena possiamo ritorniamo al nostro paese natio però la scorsa Pasqua siamo stati a Barcellona, un posto davvero magico e poi è curioso il fatto che non bisogna fare molte ore di aereo per parlare la nostra lingua a volte sentiamo l' esigenza di farlo per esprimerci con più libertà." In casa parlate mai di calcio, per esempio seguite delle trasmissioni sportive? "SI e forse anche troppo, Mariano non stacca mai la spina, la nostra tv è sempre accesa e sintonizzata su qualche partita e non nascondo che a volte litighiamo anche per questo." Riesce Mariano a lasciare fuori la porta di casa le preoccupazioni lavorative- calcistiche, specialmente in questo momento di cambiamento che sta subendo il Napoli? "No perché lui è una persona che vive le cose al cento per cento. E' troppo severo con se stesso e vuole sempre il massimo specialmente quando è in campo. Questo certo non è un buon momento anche perchè sono venuti a mancare dei punti di riferimento, ora c'è del nuovo da scoprire e l'incertezza genera sempre come si sa un po di ansia. Speriamo solo che questo momento negativo passi in fretta anche perché non ci sono delle vere e proprie motivazioni è un gruppo unito e formato da bravi giocatori, forse è solo un momento no che nel calcio sussiste purtroppo." Per concludere Il suo ricordo più bello legato al calcio? "Quando ha segnato un goal alla Juventuslo ricordo come se fosse ieri: avevo da qualche giorno partorito Celeste ed ero a casa, no come al mio solito allo stadi san Paolo, ricordo l'emozione ed il grido liberatorio dopo il gol che spezzò una serie di risultati negativi proprio come ora speriamo che possa accadere lo stesso da domenica prossima dopo la sosta così anche in famiglia torna il buonumore perché per Mariano il Napoli non è solo una questione calcistica ma per lui è una seconda pelle!"
Fonte: TuttoMercatoWeb.com

Nessun commento: