Un mese fa s’accontentava di pezzi di partita. Di pochi minuti in fondo a match praticamente già finiti. Un mese dopo Bogliacino si ritrova titolare. E ripensa a quando raccontava: «Quelli là in mezzo vanno a mille, sarà complicato rubar loro il posto». Detto fatto, invece. Un velo di stanchezza, il passo un po’ pesante, la mira così così e Hamsik s’è messo di lato. E lui gli ha rubato ruolo e campo. Sarà così anche domani contro il Toro. Bogliacino dall’inizio per la terza gara di fila e lo slovacco in panchina un’altra volta. La seconda in tre partite, nonostante quel bel secondo tempo disputato a Siena. Sta per scoppiare un caso? No, almeno per ora nessun caso. E neppure si può dire d’una scelta stravagante dell’allenatore. La scelta è trasparente: chi sta meglio gioca e poiché ora sta meglio Bogliacino gioca lui. Né sgarbo né tantomeno bocciatura, insomma. Perché se anche stavolta il ragazzo parte dalla seconda fila, non si può certo negare che Hamsik resta comunque il talento più talento tra i nuovi ingaggi azzurri. «Ho bisogno di tempo per mettermi bene in moto, ma la mia condizione ora è eccellente», spiega Bogliacino, signore di poche parole ma molti sorrisi. E come non essere felice adesso che ha cambiato il senso alla stagione? Apprezzato, in un certo senso addirittura coccolato da De Laurentiis, Bogliacino nelle ultime partite ha portato qualità al centrocampo azzurro. «L’importante - ripete - è saper aspettare e farsi trovar pronto quando l’allenatore dice che tocca a te». E lui non ha tradito quest’attesa. Eclettico e per questo primo pensiero dell’allenatore, «pronto soccorso» per ogni emergenza dal centrocampo in su, regista, mediano, esterno, trequartista e persino seconda punta, Bogliacino domani tornerà nella sua posizione naturale: mezzosinistro. E promette una chiusura d’anno all’insegna del successo. Proprio lui che a Siena ha salvato tutti con un gran gol col suo piede preferito. C’era anche Hamsik a Siena. C’erano entrambi perché Lavezzi era squalificato. Contro il Toro, però, l’argentino tornerà in attacco. Di qui il ballottaggio e la scelta dell’allenatore. Ma di ballottaggio se ne annuncia pure un altro. Riguarda la difesa questa volta. Reja, infatti, recupera Domizzi. Tornerà al proprio posto il difensore? E se sì, chi s’accomoderà in panchina? In quattro, infatti, per tre ruoli: Cupi, Cannavaro, Contini e Domizzi appunto, ma con Cannavaro unico a non rischiare. In effetti tutto dipende dalle condizioni di Cupi, che ieri s’è allenato per la prima volta con la squadra. Mezzo infortunato a Siena, Cupi proverà ancora oggi. Se non darà garanzie, a destra giocherà Contini. Se non avrà problemi, invece, è il ruolo di sinistra che dovrà essere assegnato. E allora: Domizzi o Contini? Proprio così: incredibile a dirsi, dopo le buone prove di Contini, neppure Domizzi ha sicurezze.
Fonte: Il Mattino
1 commento:
rivera o mazzola? totti o del piero? siamo alle solite, hamsik o bogliacino? con tutto il rispetto x le coppie precedenti! perche' non farli giocare insieme. uno a destra l'altro a sinistra?
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