15 aprile, 2007

Bogliacino si è scoperto bomber di emergenza

Quand’era ragazzo, in Uruguay, lo chiamavano «chirola», che significa soldino, moneta di poco valore. Lui pensava di voler emulare Schiaffino e sognava di diventare come Francescoli, perciò non se ne curava. Oggi, a Napoli, Mariano Bogliacino non ha un soprannome, però nessuno oserebbe pensare a lui come a una «chirola», a una roba di poco valore, anche perché senza di lui il Napoli non sarebbe dov’è: con le sue reti Bogliacino l’ha trascinato in alto. Ha segnato sei volte in questa stagione, superando il suo primato di cinque marcature registrato l’anno scorso. Ha fatto gol solo al San Paolo, quest’anno: iniziò con la Juventus, ha proseguito con Frosinone, Brescia, Spezia, Bari e, ieri con il Pescara. Segna con semplicità disarmante. Fa gol ma non riesce mai a sentirsi protagonista o ad essere guascone. Aprì la sua piccola storia da bomber con la maglia azzurra l’anno scorso a Frosinone. La stagione era iniziata maluccio ma lui sentiva la fiducia della squadra e del pubblico: mise dentro due reti e quando uscì dal campo raccontò l’emozione «di fare gol avendo addosso la maglia numero dieci del Napoli, quella del grande Diego». Non pensò a se stesso, era emozionato per ciò che aveva fatto. E continua a fare così anche nel Napoli di oggi. Pensa poco alle soddisfazioni personali e cerca di mettersi al servizio della squadra. Qualunque sia la richiesta dell’allenatore lui l’asseconda senza mai fare storie. S’è adattato in tutti i ruoli del centrocampo, però si trova bene solo quando può contribuire alla manovra offensiva. A dire la verità il vizietto del gol ce l’ha sempre avuto. Napoli ricorda con dolore le bordate che scagliava con la maglia della Sambenedettese: due reti infilate nella porta azzurra nella stagione dei play off perduti ad Avellino. Napoli ricorda con dispiacere anche il tentativo della Samb di bloccare il passaggio del calciatore in maglia azzurra: una questione di cartellino conteso con la società d’appartenenza, il Plaza Colonia, fortunatamente risolta con il passaggio al Napoli.
Fonte: Il Mattino

1 commento:

Anonimo ha detto...

IO AMO BOGLIACINO