E’ destino del Napoli doversi affidare a dei sudamericani per risollevarsi. Stavolta però non sono dei fuoriclasse bensì due onesti centrocampisti costati entrambi meno di De Zerbi che dopo tre partite di campionato è stato costretto a fermarsi per noie muscolari. Si tratta degli uruguagi, Mariano Bogliacino, classe ‘ 80, nato a Plaza Colonia, e Nicolas Amodio, classe ‘ 83, nato a Montevideo. Il primo è un mancino in grado di ricoprire diversi ruoli a centrocampo, da interno oppure alle spalle delle punte. Dispone di un buon tiro dalla distanza, lo scorso anno ha totalizzato cinque reti in C1. In Uruguay dove ha giocato fino al 2003, passando anche per il Penarol, portava il soprannome di “ Chirola”, diamante grezzo. Bogliacino è prossimo a diventare papà e ha deciso di far nascere la figlia a Napoli. Si chiamerà Celeste, come i colori della propria nazionale. Finora Reja l’ha impiegato da regista in un centrocampo a tre e non ha avuto modo di emergere. A La Spezia agirà qualche metro più avanti con il compito di servire le punte o di proiettarsi a rete. Amodio, invece, è il classico mediano di rottura ma anche geometrico, piuttosto abile nel fraseggio. Si sistemerà al posto del connazionale come usava fare nella Sambenedettese dove entrambi approdarono nel 2004 provenienti da una selezione di calciatori in cerca di una sistemazione parcheggiata a Gubbio.Sia Bogliacino che Amodio (il più giovane del Napoli), amici per la pelle, sono al debutto nella serie B italiana. Impiegati in tandem rendono anche di più.Reja stavolta ricorre a loro perchè li conosce, si fida, raramente sono venuti meno sul piano dell’impegno. Lo scorso anno li ha utilizzati spesso ricevendo in cambio buone risposte.De Zerbi, invece, sarà costretto a fare il tifo per loro perchè se il Napoli non si rialza subito sarà un problema anche per lui rientrare in squadra senza l’entusiasmo di prima.
Fonte: ilcorrieredellosport
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