
La valigia l’ha preparata già. Un paio di giorni ancora, poi Mariano Bogliacino tornerà in Italia per un’esperienza nuova. Lui, infatti, in B non ci ha mai giocato. «In Italia. Nel mio Paese sì», tiene però orgogliosamente a precisare. Ma neppure a se stesso Bogliacino nasconde che qui sarà tutt’altra cosa. «Un’emozione nuova - ammette -. Ma un’emozione di passaggio questa mia prima volta. Perché se è vero che ancora debbo mettere il piede in serie B, è vero pure che già sogno un altro esordio: quello in A. E con addosso la mia maglia azzurra». Con un altro numero, però. La «10», la mitica «10», infatti, tornerà nel libro dei ricordi. «Fa niente. È stato già bello averla avuta per un anno. Prenderò un numero diverso: l’11. O magari il 20». Se n’è stato in vacanza in Uruguay, Bogliacino, ma del Napoli sa tutto. Del mercato, dei rinforzi, delle idee di Reja per la prossima stagione. Soprattutto del progetto dell’allenatore di trasformarlo definitivamente in regista della squadra. Problemi? «Macché - replica con quel suo tono lieve da bravo ragazzo -. Non c’è problema. Del resto, se Reja vuole ripropormi in quel ruolo vuol dire che non gli sono dispiaciuto. Meglio così. Per me va più che bene. Sono pronto a giocare basso oppure più sulla sinistra. E se Reja mi chiedesse di giocare in qualche altra parte del campo ci giocherei lo stesso». Sincero e felice, Bogliacino. «E grato. Grato al Napoli per l’occasione che mi ha dato. Se sono in serie B è anche per questo. E se domani sarò in A, ne sono certo, sarà ancora merito del Napoli». E i malumori per l’ingaggio basso? La sperequazione tra quello che prende lui e quello che prendono gli ultimi arrivati? Niente di niente. L’argomento neppure sembra interessargli. Bogliacino ha un accordo con Marino (aumento del contratto in caso di promozione) e non ha dubbi che così accadrà. Intanto, valigia pronta e biglietti in tasca. E appuntamento con Amodio. Torneranno insieme. Bogliacino con la certezza di un ruolo da protagonista, Amodio con la speranza di trovare un po’ di spazio in più. Intanto, il Napoli sfoltisce un po’ la rosa e manda alcuni suoi ragazzi a fare esperienza altrove. Ieri, a Milano, accordo tra Marino e il Benevento per il prestito di Elio Nigro (difensore classe 86) e Gennaro Esposito (attaccante classe 84). Alla Cavese, sempre in prestito, invece, è andato Angelo Cuomo della Primavera azzurra.
Fonte: Il Mattino
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