Hermagor. Dopo Calaiò si ferma anche Bogliacino. Il medico sociale esclude che l'uruguaiano possa essere in campo martedì sera alle 19 nella gara di esordio contro il St. Veit. «Bogliacino ha avvertito un problemino al retto femorale sinistro, lo stesso muscolo dove subì un infortunio con lo Spezia alla fine della scorsa stagione - dice De Nicola -. In Uruguay non ha fatto niente. Ho preferito fermarlo. Suggerirò a Reja di non farlo giocare martedì». In infermeria anche il giovane Vitale: vesciche ai talloni. Ieri, Reja un po' per scelta, un po' perché obbligato, ha mandato in campo questa formazione (4-3-1-2) durante uno dei test pomeridiani senza portieri: Maldonado, Cannavaro, Domizzi, Grava; Trotta, Gatti, Amòdio; De Zerbi; Bucchi, Pià. Appare evidente che l'allenatore ha voluto provare Maldonado sulla fascia destra e Grava sul versante opposto. Savini nel pomeriggio ha riposato e Cupi era nell'altro schieramento. È stato interessante vedere Trotta nei tre di centrocampo, Gatti in cabina di regia al posto di Bogliacino e Amòdio sulla fascia sinistra, a lui notoriamente poco congeniale. Senza Calaiò, il tandem offensivo è stato formato da Bucchi e Pià con De Zerbi a fungere da assist-man. Ovviamente, in questi primissimi giorni in Austria, Reja sta valutando varie ipotesi di formazione apporofittando della duttilità di molti degli elementi messigli a disposizione da Marino. Il digì ha carta bianca sul mercato sia per la disponibilità di De Laurentiis, sia perché la società crede di poter almeno quadruplicare gli incassi grazie ai proventi di sponsor, televisioni, radio e vendita di abbonamenti e biglietti.
(Il Mattino)
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